“La parola è uno straordinario veicolo che mette in comunicazione il mondo con il nostro cuore e il nostro cuore con il mondo.”

Valter Bechis

Parole….. hanno il grande potere di farci ridere o piangere, di ferire o guarire, di farci odiare o amare. Le parole hanno determinato il corso della storia, i nostri leader e i nostri grandi pensatori hanno usato il loro potere per trasformare le nostre emozioni, per farci aderire alla loro causa. Non solo possono scatenare forti emozioni ma anche importanti azioni che riescono a  forgiare il corso del destino.

Durante il secondo conflitto mondiale vi era la credenza dell’invincibilità della macchina bellica tedesca, Winston Churchill nel suo famoso appello agli inglesi “fate di quest’ora la più bella della Vostra vita” suscitò nei sudditi britannici un coraggio senza pari che distrusse l’illusione hitleriana.

Abbiamo la consapevolezza che le parole hanno determinato il corso della storia ma sottovalutiamo il loro potere di plasmare il nostro destino. Le utilizziamo spesso in modo inconsapevole non attribuendo valore alla forza che possono esercitare se solo le scegliessimo con intelligenza. Una scelta efficace può condurre alle più dirompenti risorse emozionali in grado scavare il letto del fiume che solca la nostra mente per sfociare nel mare della conoscenza.

Descrivere i momenti della vita con un vocabolario povero rende la vita emozionale povera. Usare un vocabolario di parole che hanno una forte carica emozionale può trasformare magicamente il nostro stato d’animo e quello di chi ci ascolta. Lodare qualcuno con la frase: “Hai fatto del tuo meglio”, è meno efficace di: “Hai fatto un lavoro eccellente”. Forse il lavoro non sarà perfetto ma la carica di questa lode lo metterà nello stato d’animo di eccellere e non di fare “soltanto” del suo meglio la prossima volta. Cambiando il nostro vocabolario abituale, possiamo cambiare con immediatezza quello che pensiamo, quello che proviamo e il nostro modo di vivere.

Come funziona questo processo?

I cinque sensi trasmettono una serie di sensazioni al nostro cervello, in questo momento stiamo ricevendo stimoli visivi, uditivi, cinestesici, olfattivi e gustativi e i nostri organi dei sensi li stanno trasformando in sensazioni interne. Per attribuire un significato alle sensazioni, cioè se per noi significano dolore o piacere, è necessario creare delle etichette e queste etichette si chiamano “parole”.

 Le parole che applichiamo alla nostra esperienza diventano la nostra esperienza.

“Senza conoscere la forza delle parole, è impossibile conoscere gli uomini.”

Confucio

“Signore dammi la forza necessaria per modificare le cose che posso cambiare, la saggezza per accettare quelle che non posso cambiare, il discernimento per distinguere le une dalle altre.”